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Pianificazione della produzione: come si ottimizza nel settore moda

8 gennaio 2020

In un contesto così frammentato come quello del mondo tessile e abbigliamento, è ancora possibile eseguire una efficace pianificazione della produzione? È possibile organizzare piani di produzione in uno o più stabilimenti produttivi? O questi piani vengono puntualmente disattesi e frustrati?

In tante altre occasioni abbiamo già parlato dell’evoluzione del comparto tessile e abbigliamento negli ultimi anni. Dai grandi lotti e i grandi margini degli anni 70-80, oggi le aziende si trovano a dover gestire una moltitudine di micro commesse differenti e un’esplosione di modelli prima mai gestiti. La complessità di gestione della produzione (sia essa interna, parzialmente interna o totalmente esterna) si è moltiplicata esponenzialmente. E non accenna a cambiare rotta.

Se una volta pianificare la produzione significava semplicemente “privatizzare” le linee per determinato tempo, tanto il modello – parte – colore cambiava raramente. Oggi pianificare adeguatamente la produzione prevede l’integrazione verticale e soprattutto veloce e snella tra vari reparti.

Come si fa quindi a pianificare e organizzare le proprie risorse produttive?

 

Cosa deve garantirti un’efficiente sistema di gestione della produzione

Pianificare e organizzare la produzione, sostanzialmente significa ottimizzare le risorse, per definizione scarse, allo scopo di raggiungere l’obiettivo al minor costo possibile (inteso come mix di costo monetario e costo temporale).

Pianificare la produzione come si è sempre fatto in passato, non è più un’alternativa percorribile. Gli insistenti ordinativi push dal mercato, l’altissima variabilità e l’interconnessione tra i Paesi del Mondo, rende necessario alle aziende dotarsi di una soluzione customizzata ed efficiente.

Un efficace sistema di pianificazione della produzione dovrebbe:

  • recepire rapidamente gli ordini di vendita e le previsioni;
  • valutare correttamente l’impatto sul sistema produttivo;
  • programmare l’acquisto dei materiali, dei semilavorati e del conto lavoro, in accordo con i vincoli esterni (tempi di consegna, affidabilità dei fornitori ecc.);
  • schedulare gli ordini di lavoro sulle risorse produttive in accordo con i vincoli interni (tempi di attraversamento, capacità produttiva e colli di bottiglia ecc.);
  • monitorare l’avanzamento reale e l’efficienza di produzione rispetto al pianificato;
  • controllare il rispetto delle date di consegna pattuite (livello di servizio ai clienti) attivare opportune azioni correttive dove necessario.

L’efficacia e l’efficienza di queste attività dipende sostanzialmente dall’organizzazione e dalla disponibilità dei dati a monte e, ovviamente, dagli strumenti utilizzati per ottenere gli stessi. Ovviamente se lo strumento è unico e integrato, il dato ottenuto è più preciso e più fruibile.

In ogni caso non basta lo strumento giusto per risolvere il problema di pianificare e gestire la produzione. Metodi e strumenti sono strettamente correlati: la revisione del sistema di pianificazione richiede il riesame critico di entrambi.

 

Pianificazione e ottimizzazione della tua produzione: step e punti chiave

Il vero salto di qualità l’azienda lo ottiene quindi riuscendo a coniugare tre concetti: integrazione, strumenti e metodi. Il mondo commerciale deve integrarsi con il mondo produttivo e devono riuscire a comunicare nella stessa lingua e negli stessi tempi.

Integrare la pianificazione con la funzione Commerciale significa, di solito:

  • concordare uno o più “modelli di vendita”, ovvero decidere come servire i clienti e come riceverne gli ordini;
  • allinearsi sui vincoli del sistema produttivo;
  • stabilire le modalità di coordinamento in caso di problemi o ritardi.

O in altri termini, prevenire il prevenibile e stabilire la cura per eventuali crisi.

Ottimizzare la produzione è un argomento complesso e variabile a seconda delle aziende. Ma percorsi strutturati di miglioramento esistono e prevedono azioni ben identificate. Aziende più piccole saranno più facilitate e potranno accorpare più fasi. Aziende più grandi dovranno invece sviscerare punto per punto:

  • effettuare una analisi accurata del metodo e degli strumenti attuali (as is);
  • individuare criticità e aree di miglioramento;
  • formulare un quadro di riferimento (to be);
  • ipotizzare un percorso operativo e concordarlo con il Cliente;
  • formare il team di progetto e condividere il piano di lavoro;
  • fornire supporto sulle attività di miglioramento e monitorarne l’avanzamento;
  • impostare procedure e strumenti di coordinamento con le funzioni commerciale e produzione;
  • fornire una consulenza mirata sulle tecniche di pianificazione più idonee:
    MRP / Punto di riordino / Kanban / Liste di priorità etc., e sui relativi strumenti informatici.

 

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Topics: Fashion Industry