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Fashion industry e Big Data: come usarli per crescere

12 giugno 2019

Nell’era digitale, oggi, qualsiasi attività si può trasformare in dato e utilizzare per prevedere, organizzare, migliorare o semplicemente comprendere meglio ciò che succede e potrebbe succedere. I dati, le informazioni sulla produzione in una fabbrica o le statistiche relative alla composizione e alla crescita di una popolazione ci sono sempre stati; la novità consiste nella capacità di elaborazione elevatissima resa disponibile dalle tecnologie digitali.

Queste permettono non solo di raccogliere e conservare molte più informazioni di un tempo, e così i dati diventano “big” data, ma anche di metterli in relazione fra loro. Per esempio collegando costi di produzione diversi in base al costo dei materiali in relazione alle dinamiche del trasporto e dei dazi tra paesi. Si apre insomma un universo di possibilità che la tecnologia rende di fatto accessibili a tutti, anche alle imprese di piccole e medie dimensioni. L’altra novità infatti è che l’asset tecnologico ha costi e tempi di implementazione accessibili, perché si appoggia su nuovi modelli di business e i suoi benefici, in termini di efficienza e risparmio, hanno un impatto immediato sui risultati in azienda.

 

Dopo la raccolta, l’analisi dei big data

Questa caratteristica dello strumento informatico, l’accessibilità, è da un lato un vantaggio, perché l’imprenditore che ha idee vincenti e propensione all’innovazione tecnologica può crescere rapidamente anche in un’arena popolata da grosse multinazionali; dall’altro lato è però un rischio, poiché chi rimane fermo e non abbraccia l’innovazione mette a repentaglio la propria presenza sul mercato, e a proteggerlo non basteranno nemmeno solide basi finanziarie e una storia aziendale prestigiosa. Lo strumento deputato alla gestione dei dati a disposizione di un’azienda, dalle commesse alle tempistiche di produzione, passando per l’organizzazione del personale, la logistica e il controllo della qualità, è l’ERP, Enterprise Resource Planning. Sul mercato si trovano poi software molto potenti e specializzati, capaci di tenere sotto controllo in tempo reale tutto ciò che succede in azienda, dalla ricezione di una commessa fino alla consegna del capo in negozio e di prospettare scenari alternativi in base a specifiche variabili. Pensiamo ad esempio ai lanci al buio sulla base dello storico del venduto dell’anno precedente, dello stato della campagna vendite e delle attese sulla crescita (o contrazione) del mercato quest’anno. Le soluzioni digitali rivolte alle aziende sono organizzate di solito per moduli componibili da attivare in base alle necessità specifiche. Ciascun modulo controlla una parte o una fase ben definita della produzione: gli ordini e la loro pianificazione, la collezione con i modelli e le varianti, la produzione con il personale, la logistica con itinerari e tempi di consegna, l’eCommerce, l’inventario del punto di vendita e così via, a seconda dell’estensione dell’attività delle imprese e delle scelte di chi propone la tecnologia.

 

I big data e il processo decisionale

I dati collezionati dal sistema servono a prendere decisioni razionali e motivate in maniera molto più rapida rispetto al passato. Per esempio, la chiarezza sui costi di una determinata produzione, sulle tempistiche e sulle complessità del modello permette di elaborare rapidamente un preventivo accurato. Le buone decisioni si basano su informazioni corrette e i big data, se ben elaborati, servono proprio a questo. Non è tutto: i software di elaborazione basati sui big data permettono di migliorare la produttività  dell’azienda e quindi i margini grazie alla possibilità di immaginare scenari alternativi e testarli… digitalmente. Invece di mettere a rischio risultati e capitali reali, il digitale è lo strumento che aiuta a immaginare nuove soluzioni organizzative, di produzione, di realizzazione, che il software stesso può immaginare, prospettandone l’effetto sull’andamento dell’azienda. Per esempio, come una comunicazione diversa in produzione può impattare sui risultati? È possibile migliorare la logistica, per esempio riducendo il numero dei viaggi grazie a uno sfruttamento più attento degli spazi? Qual è la soluzione più efficiente per coordinare fornitura e produzione? Come rispondere in maniera più rapida e flessibile alle richieste del cliente?

 

I big data “addomesticati” da una soluzione specifica per la propria azienda possono da subito migliorarne le performance e in prospettiva aprire nuove possibilità per una crescita di tipo esponenziale, in ogni fase della catena di ideazione, creazione e vendita del prodotto moda.
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