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Perchè il Lean manufacturing è il presente dell'industria Moda

30 ottobre 2019

Che cos’è il Lean manufacturing? L’industria della moda, dalla produzione dei tessuti fino all’acquisto dei capi in negozio e online, sta attraversando un momento di grande trasformazione legato a un cambiamento complessivo dello stile di vita, delle abitudini e anche dei valori delle persone. Tecnologia digitale, sharing economy, il tempo che diventa un fattore sempre più importante in tutte le attività umane, la rinnovata sensibilità ambientalista e animalista, sono tendenze trasversali che impattano anche sul mondo del fashion. Come attraversare indenni la fase di trasformazione, preparandosi ad affrontare quella successiva, nella quale probabilmente i temi che oggi vediamo in fase nascente saranno parte del mainstream e si daranno per scontati?

Prevedere il futuro è impossibile, però esistono già degli strumenti produttivi e organizzativi capaci di conferire flessibilità e adattabilità all’industria, e soprattutto capaci di ottimizzare i risultati, riducendo gli sprechi e costruendo processi di produzione che apprendono dall’esperienza e diventano sempre migliori: stiamo parlando del lean manufacturing.

 

Cosa è il lean manufacturing?

Il Lean è una filosofia produttiva nata negli anni successivi alla seconda Guerra Mondiale in Giappone, in particolare all’interno delle fabbriche della Toyota, e capace di adattarsi a qualsiasi industria. Lean significa “snello” ed è qualcosa di più di un metodo per la produzione, è un sistema di pensiero che si basa su 5 principi (in giapponese sono tutte parole con la “s”, quindi 5S), ovvero separa, riordina, pulisci, standardizza, diffondi, e sul kaizen, cioè il miglioramento continuo. Alla base c’è la comprensione di ciò che rappresenta il valore per il cliente, quindi l’identificazione del flusso di valore per ciascun prodotto, la capacità di rendere questo flusso continuo, fluido e senza intoppi, e appunto la ricerca continua della perfezione attraverso l’analisi puntuale delle fasi produttive già eseguite, per trarne insegnamento.

 

Le diverse correnti del Lean: PESO

I vantaggi dell’adozione della filosofia Lean Manufacturing, o Lean production, risiedono principalmente nella capacità di adattarsi a un contesto in evoluzione continua, per rispondere a uno scenario di competitività globale. La riduzione degli sprechi alla base del Lean è poi un principio che oggi il cliente finale apprezza e che probabilmente domani sarà una condizione sine qua non per rimanere sul mercato. Non a caso c’è una specifica corrente del Lean che mette al centro l’aspetto ecologico, il Lean green appunto, e per quanto riguarda l’industria tessile e della produzione di abiti, è stata messa a punto una metodologia che implementa la Lean production espressamente in questa industria e che prende il nome di PESO, ovvero People, Ergonomics, Sustainability and Operational performance, dalle quattro dimensioni che la animano. La tecnologia digitale poi, con la possibilità di raccogliere dati ed elaborarli per tracciare scenari, fare previsioni e ottimizzare i risultati, sembra proprio in linea con le 5s e con il kaizen.

Riduzione degli sprechi che nel Lean si traduce nella frase “fare di più con meno”. Si può chiamare “spreco” ciò che non contribuisce alla produzione, le cosiddette mansioni senza valore aggiunto, comunemente riassunte in 7 punti:

  1. Trasporto, ovvero lo spostamento di prodotti non funzionali al processo di trasformazione;
  2. Inventario, ovvero componenti, processi, prodotti finiti che non vengono utilizzati in produzione;
  3. Movimenti, ovvero inutili spostamenti di macchinari o persone;
  4. Soste, ovvero stop di produzione che interrompono il flusso causati da cattiva organizzazione;
  5. Sovrapproduzione, cioè la produzione che supera la domanda;
  6. Sovralavorazione, cioè spreco di lavoro legato all’impiego di strumenti non adeguati o di una progettazione carente;
  7. Difetti, ovvero lo spreco di energie speso nel ricercare e correggere i difetti.

 

Chiunque conosca anche superficialmente il ciclo di produzione di una collezione moda può subito afferrare la portata di una scelta produttiva capace di attenuare sostanzialmente l’impatto di tutti questi fattori di spreco. Miglior uso del tempo lavorato del personale, riduzione degli scarti, cicli produttivi più brevi, riduzione del livello degli inventari, aumento della produttività, ottimizzazione nell’uso dei macchinari e dello spazio… sono già oggi determinanti per la competitività, in futuro lo saranno sempre di più.

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Topics: Industria 4.0 Moda