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Trasformazione digitale della moda: i benefici dell'Industria 4.0

Scritto da Exekon | 10 aprile 2019

La quarta rivoluzione industriale, la cosiddetta Industria 4.0, ha introdotto anche nel settore della moda la trasformazione digitale. Maggiore precisione ed efficienza, riduzione nei consumi, valorizzazione delle risorse umane, innovazione, flessibilità e rapidità, i benefici per le aziende sono innumerevoli e tutti da scoprire, grazie alla disponibilità e alla messa a frutto dei dati, i famosi Big Data.

 

Industria 4.0, una realtà

Non sono solo parole, oggi le tecnologie che permettono il salto di qualità sono davvero disponibili e apportano in tempi brevi benefici reali. Per l'industria in generale, si parla di oltre il 25% in più nel ritorno del capitale investito (Roce -return on capital employed- entro il 2035, stima Roland Berger, 2016), che per le aziende significa margini in crescita tra il 6 e il 12%, sommando i vantaggi di un lavoro portato a termine più rapidamente e meglio, a quelli legati al risparmio di materiali ed energia. La fabbrica diventa smart, non ci sono più compartimenti stagni ma informazioni accessibili in tempo reale a chi deve prendere le decisioni e rendere fluido il lavoro. L’efficienza entra in gioco subito, sin dall’arrivo della commessa, e si propaga, grazie ai dati, su ogni fase del ciclo produttivo.

E la trasformazione digitale della moda?

Non significa che avremo fabbriche fatte di soli robot, la moda è un settore creativo dove l’esperienza, la mano umana saranno sempre indispensabili. La tecnologia serve a lavorare meglio, con la tranquillità che i tempi saranno rispettati e il committente sarà soddisfatto e rinnoverà la propria fiducia.

Efficienza chiama efficienza: gli strumenti tecnologici e informatici focalizzati sul comparto moda aiutano a innescare il circolo virtuoso dell’efficienza in tutta la catena.

 

I benefici della manifattura 4.0

Concretamente, quali benefici alle industrie può portare la trasformazione digitale della moda?

La prima preoccupazione per gli imprenditori è riuscire a rispondere con l’adeguata flessibilità e rapidità alle richieste dei brand. Le collezioni si susseguono freneticamente nel corso dell’anno, per assecondare le richieste di novità, esclusività e personalizzazione da parte del mondo retail. Sono spesso quantità ridotte di capi rispetto a pochi anni fa, con l’ulteriore complicazione di una maggior variabilità nella richiesta e una minore standardizzazione. È una sfida per tutti, anche per le aziende più piccole che, per esempio, si trovano davanti alla difficoltà di riassumere tutti questi elementi in una proposta di preventivo che sia effettivamente remunerativa e sostenibile, senza sorprese dell’ultima ora. Il mondo digitale è capace di comprendere tutte le variabili e offrire strumenti concreti per valutare effettivamente i costi. Come fa? Grazie alla fabbrica connessa e integrata.

 

Più efficienza significa sostenibilità

La fabbrica riorganizzata in ottica Industria 4.0 è tutta connessa, significa che ciò che viene fatto in ciascuna fase è costantemente monitorato e viene valutato in tempo reale nella pianificazione del lavoro. La disponibilità di questi dati di fatto apre un mondo di nuove possibilità e suggerisce nuove ottimizzazioni e strategie. Le persone possono comunicare in tempo reale tra di loro, e anche con le macchine, e a loro volta, le macchine si scambiano dati che contribuiscono a una migliore gestione. I dati correttamente presentati diventano poi un’esperienza condivisa che aiuta e amplifica il saper fare degli uomini. L’informazione diventa gratuitamente conoscenza operativa.

Le difficoltà risolte per una lavorazione, le buone idee messe a frutto, diverranno vantaggio operativo anche per tutte le lavorazioni successive. Un primo risparmio evidente: sparisce la carta. Mentre i consumi energetici anch’essi saranno calibrati sulle effettive necessità, senza sprechi. La sostenibilità inoltre è un tema cui i consumatori sono sempre più sensibili: vogliono sapere come è stato realizzato ciò che acquistano, desiderano che rispetti l’ambiente e le persone.

La fabbrica con la manifattura 4.0 sarà in grado di affrontare sempre nuove sfide in un contesto di mercato molto vivace come quello del fashion. Anche le richieste e le variazioni della domanda, i nuovi desideri dei consumatori, la logistica, la disponibilità di personale e di energia, nell’Industria 4.0 sono semplici dati da inserire in un algoritmo e da valutare nel modo più vantaggioso. Gestire le commesse affidate ad aziende esterne diventa un’operazione di routine e non un collo di bottiglia che rischia di inceppare la catena del valore. Gestire la produzione di capi “one of a kind”, uno per ciascuna variante, presto non sarà un problema ma rappresenterà piuttosto l’ordinaria amministrazione. La conoscenza approfondita delle esigenze della committenza e delle dinamiche di produzione favorirà presumibilmente anche lo sviluppo di servizi mirati, per fare la differenza e conquistare ancora più valore aggiunto. Si pensi ai possibili sviluppi nel marketing del prodotto finito, alla co-progettazione a distanza, alla gestione dei fornitori.

 

Artigianalità e trasformazione digitale

Innovare per le aziende del settore moda è oggi imprescindibile, soprattutto in Italia, dove il tessuto produttivo è composto prevalentemente da imprese piccole che puntano sulla qualità e l’alta gamma. Il 70,4% delle imprese moda hanno meno di 50 dipendenti, contro una media del 54% per l’intero settore manifatturiero (dati Ares 2.0), e sono organizzate per distretti industriali con un know how, riconosciuto e apprezzato all’estero, che si tramanda di padre in figlio. Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, ma anche Campania e Puglia, realizzano l’80% del fatturato e dell’occupazione per il comparto dell’abbigliamento. Il cambio di passo possibile grazie all’Industria 4.0 renderà le imprese della moda competitive a livello nazionale e internazionale, con la marcia in più che da sempre ha il fashion made in Italy. Con l’Industria 4.0 l’artigianalità italiana entra nel futuro. Farne a meno significa sparire.