I software abbigliamento rappresentano oggi una risorsa fondamentale per chi opera nel comparto moda. Tra questi, i produttori che realizzano come contoterzisti capi finiti o componenti su commessa hanno l’opportunità di ottimizzare la loro attività automatizzando diverse fasi di lavorazione. Si tratta, in altre parole, di governare gli avanzamenti, la qualità e i tempi di produzione avendo i costi sempre sotto controllo. Un obiettivo che si può ottenere con un sistema gestionale completo e verticale, cioè con un software abbigliamento sviluppato appositamente per le aziende il cui core business è la creazione di prodotti o semilavorati su specifiche del cliente. Se si pensa che solo nella fashion valley dell’Emilia-Romagna si contano 7.200 aziende manifatturiere della moda con 52 mila addetti e un export pari a circa 4,6 miliardi di euro, si intuisce che stiamo parlando di una realtà davvero importante per il made in Italy.
Poiché questa tipologia di impresa si posiziona soprattutto nel mercato B2B, dipende dalla sua capacità di venire incontro alle esigenze del committente (e di soddisfarle) la possibilità stessa di continuare a competere e di vincere sulla concorrenza. La partita, infatti, non si gioca soltanto sul minor prezzo, quanto sulla conformità tra ciò che si produce e le indicazioni ricevute, oltre che sulle tempistiche nella consegna. Ciò significa che fin dal momento del preventivo non si può essere approssimativi, poiché un computo errato si ripercuoterebbe in una sicura perdita. Vi è mai successo di rinunciare a commesse perché pensavate di essere saturi e così non era? O, forse peggio, prendere una commessa a un prezzo decisamente troppo basse rispetto al vostro costo reale?
Un software abbigliamento, perciò, anzitutto è in grado di generare una preventivazione reale dei costi di produzione desumendola dal calcolo delle percentuali di efficienza, dei tempi previsti e delle risorse che vanno impiegate per realizzare un determinato capo o una parte di esso. Non solo. Il software abbigliamento consente di pianificare i lanci incrociando più commesse producibili in contemporanea e scongiurando, così, il rischio di colli di bottiglia, limitare i rallentamenti imprevisti nei cicli di produzione dell’intero stabilimento e ottimizzare il flusso di produzione per evitare perdite di efficienza.
La generazione automatica di un preventivo e la pianificazione o schedulazione dei flussi produttivi sono possibili perché i software abbigliamento sono delle architetture che contemplano diverse funzionalità fra loro integrate. Cominciando dalle anagrafiche, in cui sono catalogati materiali, articoli, semilavorati, clienti, fornitori ecc., e passando per i configuratori, che assimilano le caratteristiche e le specifiche tecniche complessive (distinta base, ciclo operazionale, istruzioni di confezione) associate a ad uno specifico modello, i software abbigliamento rispondono a tutte le esigenze di un’industria del settore fashion. Inoltre, prevedono la correlazione con sistemi MES (Manufacturing Execution System) che consentono di verificare in tempo reale gli stati di avanzamento di una commessa, e le stime previsionali di completamento, sia a livello generale sia per singola postazione. È ovvio che l’automazione della gestione di una commessa non mette al riparo dal dover affrontare eventuali emergenze, dovute a richieste dell’ultima ora o a fermi macchina per guasti e malfunzionamenti. La differenza è che senza un software abbigliamento l’emergenza è la norma, e non l’eccezione.
Uno dei classici esempi di deviazione dalla routine della fabbrica è il cosiddetto “capo su misura” il quale, se non correttamente gestito, rischia di bloccare una o più postazioni di lavoro o forare le date di consegna previste. Anche in questo caso, il software abbigliamento si pone come alleato aiutando a ridisegnare in maniera omogenea il carico di lavoro nella fabbrica, privatizzando le risorse per il Su Misura. Analogamente, il tema della qualità è tra quelli centrali sia ai fini del consolidamento del rapporto con la committenza sia in quanto può arginare inefficienze che poi si riflettono necessariamente sugli sprechi e sull’aumento dei costi. Per cui riuscire a gestire la qualità in ottica automatica diventa un’ulteriore fonte di ottimizzazione per l’industria. Per concludere, il contributo del software abbigliamento non si limita esclusivamente alla fase produttiva, ma abbraccia anche la logistica e il magazzino, gli acquisti, la fatturazione, gli ordini e così via. È la sua dimensione modulare, infatti, a garantire una copertura tendenzialmente esaustiva di tutti i processi più importanti dell’azienda moda.